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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Alla ricerca della Liga perduta

| Francesco Lalopa |

Quello che poteva sembrare un campionato chiuso già nel periodo di dicembre, nelle ultime settimane ha dimostrato di poterci regalare ancora tantissime emozioni in chiave titolo, con una lotta a due tra Barcellona ed Atletico Madrid che sembra essere serratissima.  Dietro inseguono Real e Valencia, ormai forti di un piazzamento nell'Europa che conta. Poco cambia invece sul fondo della classifica, che si appresta a regalarci tre escluse eccellenti.




Se pochi in agosto immaginavano un Barcellona così saldamente in testa alla classifica, ancora meno persone a dicembre avrebbero immaginato di vedere i catalani ormai lontani, forti di un vantaggio che superava la doppia cifra, in classifica. E probabilmente immaginando un dominio blaugrana non si sarebbero aspettati di ritrovarsi in marzo con la lotta titolo riaperta clamorosamente. Eppure questa è la storia di questo campionato, sorprendente ogni giorno di più. 
Distanti solamente 8 lunghezze in classifica, i principali rivali del Barcellona sono i "colchoneros" di Simeone, risorti dopo un avvio difficile, che faceva presagire la fine del percorso in giugno. 
La squadra di Valverde probabilmente ha tirato i remi in barca in più di qualche occasione per favorire una tale rimonta, con la difesa che ha iniziato ad essere meno solida e l'attacco che ha sofferto una crisi per l'ambientamento di Coutinho e Dembelè. 

Solamente lo scontro diretto di domenica scorsa ha riportato a debita distanza i madrileni. Una partita tesissima e decisa da una punizione magistrale del solito Messi, deciso una volta e per tutte a scongiurare sorprese poco gradite come quella del 2014 che ha regalato il titolo all'Atletico in casa del Barcellona. 


Gli esclusi di lusso sono i galacticos di Zidane, relegati nella terza piazza in classifica e costretti a lottare per il terzo posto col Valencia, squadra che non ha saputo mantenere il ritmo punti di inizio stagione e piano piano ha mollato la presa, ma che si è comunque garantita una partecipazione alla prossima Champions League. 
I blancos, nonostante abbiano recuperato in brillantezza e pericolosità, sono ancora vittime di amnesie difensive che consentono agli avversari di restare spesso e volentieri in partita. Ma la quadratura del cerchio non è lontana dall'essere trovata, soprattutto se Cristiano Ronaldo torna a macinare gol e prestazioni sempre più importanti.

 
La zona Europa League è invece contesa tra il Siviglia, alle prese con le sue crisi di identità, che gli consentono di alternare grandi partite a tonfi clamorosi, il Villareal ed il sorprendente Girona, squadra rivelazione di questa Liga 2018. 
A non essere presenti però sono Bilbao e Real Sociedad, squadre ormai sull'orlo di una rifondazione dopo aver lottato per anni a ridosso della zona Europa. Urgono riflessioni se si vuole tornare ad occupare posizioni migliori in classifica.

Ad essere tesa, infine, è anche la lotta in fondo alla classifica che vede coinvolte quattro squadre con la neopromossa Levante in procinto di tentare a staccare il terzetto eccellente composto dalle deludentissime Las Palmas, Malaga e La Coruna, ormai destinate a salutare la prima divisione spagnola.

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