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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Eurosfidanti: Barcellona

| Francesco Lalopa |

Il nuovo Barcellona di Valverde incontra per la prima volta la "vecchia" Juventus di Max Allegri dopo l'eliminazione dello scorso anno in Champions League. Cosa è cambiato nei "blaugrana" nell'arco di questi ultimi mesi ?

Capace di contenere fino a 90.000 spettatori, il Camp Nou è in grado di far compiere al Barcellona vere e proprie imprese, come la rimonta inflitta al PSG lo scorso anno dopo il 4-0 dell'andata


Nonostante la Liga sia cominicata da sole tre giornate, il Barcellona è saldamente in testa alla classifica a punteggio pieno, accompagnata dalla sorpresa ( ma neanche tanto ) Real Sociedad. Al momento quello del Barcellona è il secondo miglior attacco del campionato con 9 reti segnate mentre la difesa, nonostante non siano stati incontrati avversari di grande livello, non ha subito reti ed ha concesso pochissimi tiri nello specchio alle squadre avversarie. Sinonimo che qualcosa sta cambiando e che Valverde sta dimostrando di avere lavorato bene fino a questo momento. 

Proprio Ernesto Valverde, di cui abbiamo parlato già poco dopo il suo annuncio, è una delle maggiori novità di questa stagione. Arrivato in "blaugrana" in seguito all'esperienza di quattro anni sulla panchina l'Atletico di Bilbao, rappresenta per il mondo catalano un nuovo step delle idee calcistiche di cui Cruijff e Guardiola si son fatti promotori, con una ricerca sempre maggiore del possesso del pallone e della sua circolazione tramite passaggi corti a cui si aggiungono un utilizzo intensivo del pressing per il recupero del pallone e la verticalizzazione quasi immediata per bruciare le difese avversarie in velocità. 
Rispetto alla gestione passata di Luis Enrique numerosi sono le correzioni che Valverde deve apportare, partendo soprattutto da una difesa che è stata fin troppo traballante nell'ultima annata. 

Domani la sua prima gara in Champions League come allenatore del Barcellona, reggerà la pressione ?

C'era molta curiosità riguardo l'approccio tattico che Valverde avrebbe adottato una volta giunto al Barcellona: avrebbe provato ad insistere sul suo amato 4-2-3-1 oppure avrebbe abbracciato la filosofia tutta catalana del 4-3-3 ? Alla fine pare che sarà quest'ultima la veste tattica che verrà adottata dal Barça con Nelson Semedo Piquè Umtiti e Alba davanti a Ter Stegen, il solito Busquets coadiuvato da Iniesta e Rakitic a centrocampo alle spalle del terzetto formato da Messi Suarez ed il nuovo arrivo Dembelè .
Più improbabile il passaggio ad un modulo spregiudicato ed offensivo come il 4-2-3-1 che esalterebbe si le qualità di Suarez ma che rischierebbe di esporre in modo eccessivo centrocampo e difesa dei catalani ed escluderebbe dalla partita uno tra Iniesta e Rakitic. 

 
Proprio il talento ex Borussia Dortmund è il giocatore da tenere d'occhio per la retroguardia dei bianconeri. La sua abilità nel dribbling unita alla rapidità possono risultare fatali per i 4 difensori della Juventus che già nella scorsa stagione hanno sofferto un calciatore longilineo e rapido come Mbappè.  

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